IL “CERIMONIALE” DEL NUOVO REFETTORIO NEL CENTRO SOLIDARIETA’

Si, c’è proprio un “cerimoniale” da rispettare per i pasti da consumare nel refettorio inaugurato di recente nel Centro Solidarietà. Priorità, regole, tempi e comportamenti: tutto prestabilito. Iniziano sempre i bambini più piccoli, quelli di due e tre anni. Loro si siedono  nelle panchine ai tavoli e vengono serviti dal personale. Poi arrivano i piu grandini dai 4 e 5 anni e per loro è previsto intanto  “il lavaggio delle mani”. E’ un momento di divertimento, si contendono il sapone anche se ce ne è in abbondanza, qualcuno si spinge a lavarsi anche il viso, qualcun’altro vorrebbe continuare a giocare con l’acqua. Poi in fila presso il carrello del cibo dove ad ognuno viene consegnato il piatto unico secondo il menu’ studiato del giorno. Seguono i bambini più grandi, quelli del doposcuola, dai 6 anni in sù. Per questi è previsto che si servano da soli moderando il riempimento dei piatti anche perchè sanno che possono sempre tornare a fare il bis. In mezzo a centinaia  di bambini sono pochissimi quelli che non mangiano di gusto e con appettito e hanno bisogno di essere aiutati o imboccati. Questo “cerimoniale” contiene interessanti momenti educativi: l’igiene, la fila ordinata, il servirsi da soli, evitare ogni spreco, tanto per citarne alcuni.