TESTIMONIANZA DAL CONGO BRAZZAVILLE

Bambini della Ecòle Camilla Medea
Bambini della Ecòle Camilla Medea

Nel mese di ottobre abbiamo visitato il centro missionario “Ecòle Camilla Medea” alla periferia di Brazzaville, la capitale della repubblica del Congo (ex francese). Sono state le suore Medee, le stesse che gestiscono il nostro Centro Solidarietà a Tamandarè a chiederci di andarle a conoscere e di dare una mano anche in quella lontana realtà. Per noi della Gisal è stata una esperienza molto forte. La periferia di Brazzaville ci è apparsa come la favela di Tamandarè quando 20 anni fa la visitavamo per la prima volta assieme a Padre Enzo. Se si esclude il centro città, abitato dai ricchi che vivono in case nascoste dietro alte mura, la periferia, dove ci vive o sopravvive oltre un milione e mezzo di abitanti, è fatta di modeste baracche di legno o di lamiera ondulata, raramente casette in muratura. L’immondizia regna sovrana, ovunque, lungo le strade, davanti alle case, negli spazi aperti. Le malattie e la malaria imperversano. Poco lavoro, qualche modesta attività artigianale, piccolo commercio. Davanti ad ogni casa banchetti precari dove si vende di tutto: abiti usati, mucchietti di verdure, mandioca, anche vermi e insetti ritenuti commestibili.

Bambini in classe con insegnante
Bambini in classe con insegnante

In questo contesto sociale sorge la casa delle suore Medee con la vicina “Ecòle Camilla Medea” che ospita un asilo per una ottantina di bambini e le scuole elementari per altri 300. Suor Nives, la superiora, sta ristrutturando la scuola per ampliare le aule troppo piccole per contenere fino a 40 o 45 bambini ciascuna e per aumentare la capacità ricettiva. Scopo della missione è l’educazione dei bambini perché lo stato qui non è in grado di assicurare un servizio dignitoso ed esteso a tutti. Compatibilmente con le risorse disponibili vengono accolti tutti i bambini sia quelli i cui genitori possono contribuire con qualche euro al pagamento degli insegnanti, che quelli in condizioni familiari disperate. Nella nostra visita delle classi i bambini ci hanno accolti con i loro canti e sorrisi. Ci ha colpiti vederli tornare poi seri e attenti alla lezione al richiamo dei loro insegnanti. La storia di Padre Enzo da Tamandarè ci ha portato fino a qui a Brazzaville in Africa. Adesso pensiamo che la nostra associazione possa chiedere ai nostri benefattori di includere anche questa realtà nelle offerte o nelle possibili adozioni a distanza.

Suor Nives Ferrari, direttrice della scuola
Suor Nives Ferrari, direttrice della scuola
Bambini dell'asilo
Bambini dell’asilo